Settimana corta

Lavorare 4 giorni alla settimana: sempre più Paesi ci provano

Team Will Media
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#Economia

E se il weekend iniziasse il giovedì sera? I risultati dei Paesi che hanno sperimentato la settimana lavorativa di quattro giorni, per ora, sono tutti positivi

A metà del secolo scorso economisti e politici, come Keynes e Nixon, lo avevano previsto: negli anni, la settimana lavorativa sarebbe stata drasticamente ridotta. Keynes predisse che, rispetto alla sua epoca, il tenore di vita in molti Paesi progressisti sarebbe migliorato talmente tanto che le persone si sarebbero potute permettere di passare molto più tempo fuori dal luogo di lavoro, godendosi più momenti liberi.

E, in effetti, oggi questa è la realtà in molti Paesi del mondo. Ma come sta andando nei Paesi che stanno sperimentando la settimana lavorativa corta?

I Paesi che hanno la settimana lavorativa corta

Ecco 3 esperimenti in 3 Paesi del mondo in cui la settimana lavorativa di 4 giorni ha portato risultati positivi

🇮🇸 Islanda

Nel Paese, tra il 2015 e il 2019, sono stati condotti degli esperimenti che hanno coinvolto 2.500 lavoratori i quali hanno sperimentato settimane lavorative di 4 giorni, caratterizzate cioè da weekend lunghi. Nell’esperimento sono stati coinvolti uffici, servizi sociali, ospedali e asili e i salari sono rimasti gli stessi.

I lavoratori coinvolti hanno testimoniato che sia il loro benessere mentale sia l’equilibrio tra vita privata e lavoro siano migliorati. Nonostante già oggi l’86% degli islandesi lavori, o contratti per lavorare, 35 ore a settimana, sono in corso trattative tra lavoratori e singole aziende per implementare stabilmente la settimana lavorativa di 4 giorni.

Secondo quanto dimostra questo esperimento, non è vero che meno ore di lavoro significhino meno produttività: quella, assieme alla fornitura dei servizi, è rimasta la stessa o è aumentata, stando alle analisi svolte dalle società Autonomy e Alda. È anche aumentato il benessere dei lavoratori, sia in termini di riduzione di stress che di miglioramento dell’equilibrio vita-lavoro: le molte donne che ancora si vedono costrette a scegliere tra la carriera e i figli sono aiutate dalla riduzione di ore, che rende entrambi i genitori più presenti.

🇯🇵 Giappone

In Giappone esiste una forte cultura del lavoro, i dipendenti stessi generalmente dimostrano una forte devozione alla loro aziende. Consapevole di ciò, Microsoft Japan, nel 2019 ha testato la settimana lavorativa di quattro giorni per sperimentare se la produttività dell’azienda sarebbe variata o meno.

L’esito dell’esperimento è stato un aumento della produttività per dipendente del 40% e una riduzione dei costi energetici del 23%. Con il programma di lavoro “Work-Life Choice Challenge 2019 Summer“, l’azienda ha dato ai suoi 2.300 dipendenti l’opportunità di scegliere fra diversi stili di lavoro flessibili in base alle proprie circostanze lavorative e private.

Il progetto è anche stato lodato dal governo giapponese, che lo ha incluso nelle linee guida nazionali per l’economia.

🇳🇿 Nuova Zelanda

Nel 2018 l’azienda Perpetual Guardian ha ridotto l’orario di lavoro tenendo gli stessi stipendi a patto che i lavoratori mantenessero la stessa produttività. Il test ha funzionato e Perpetual Guardian ha deciso di mantenere il progetto, su base volontaria. Il fondatore dell’azienda, Andrew Barnes, ha presto realizzato che questo cambiamento non solo rendeva i suoi dipendenti più felici e produttivi, ma portava anche dei benefici all’ambiente, alla vita familiare e a quella sociale.

In seguito alla pandemia, il governo neozelandese stesso ha suggerito ai datori di lavoro di considerare la settimana corta. Il primo ministro neozelandese Jacinda Ardern, proprio alla luce di come è stato gestito efficacemente il lavoro, ha incoraggiato le aziende ad offrire e i cittadini a scegliere l’opzione della settimana lavorativa corta.

Chi sta provando la settimana lavorativa corta?

In questi Paesi invece, sono in fase di sperimentazione diverse tipologie di settimane lavorative ridotte

🇦🇪 Emirati Arabi Uniti

A partire da gennaio 2022, gli Emirati Arabi Uniti sono diventati il primo Paese al mondo ad avere introdotto a livello statale una settimana lavorativa di quattro giorni e mezzo, dal lunedì a mezzogiorno del venerdì.

La riduzione dell’orario, che coinvolge i dipendenti dell’amministrazione pubblica, fa parte di un progetto del governo volto a migliorare il cosiddetto work-life balance.

🏴󠁧󠁢󠁳󠁣󠁴󠁿 Scozia

Il Paese ha stanziato £10 milioni per testare per tre anni il programma su lavori che non siano solo di ufficio. Nel 2021 il Paese ha testato la settimana di quattro giorni, senza che ai dipendenti venisse ridotto lo stipendio. Partendo da un  condotto nel Paese, l’80% delle persone che hanno risposto all’idea era molto favorevole all’iniziativa. Gli intervistati hanno affermato che il programma migliorerebbe notevolmente la loro salute e felicità.

🇪🇸 Spagna

Il governo spagnolo nel 2021, grazie a un fondo dell’Unione europea, ha stanziato 50 milioni di euro per un trial di tre anni coinvolgendo 200 aziende: 32 ore settimanali, senza tagliare i salari. Nel Paese, le aziende Software Delsol e CIB Group stavano già sperimentato la settimana corta e i manager delle due imprese avevano dichiarato a El País di non avere registrato alcuna perdita di produttività.

Come stanno cambiando le aziende?

Sono proprio le aziende che autonomamente, talvolta, decidono di adottare questa politica di settimana corta. Senza aspettare le decisioni nazionali, diverse aziende nel mondo stanno decidendo di proporre ai loro dipendenti una settimana lavorativa che termini il giovedì.

Ma come stanno cambiando le necessità delle aziende stesse? Che cosa cercano oggi le aziende nei loro dipendenti? Ne parlano Alessandro Tommasi e Riccardo Haupt insieme a Pietro Novelli, Country Manager Italia di Oliver James in questo episodio del nostro podcast Actually

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