Verso il futuro di Internet: cos’è il metaverso?

Team Will Media
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#Innovazione tecnologica

Il metaverso rappresenta una nuova opportunità di business che, secondo Bloomberg, potrebbe valere 800 miliardi di dollari già nel 2024

Se anche tu non hai ancora capito di cosa si parla quando si menziona il metaverso o non hai avuto il coraggio di chiedere più spiegazioni, qui puoi trovare alcune risposte per chiarirti le idee.

Partiamo dalle basi con la definizione, per rispondere alla domande che tutti ci stiamo facendo: cos’è il metaverso?

Il metaverso indica un ambiente virtuale in cui le persone sono immerse attraverso degli avatar. L’accesso avviene tramite dispositivi indossabili, come visori di realtà virtuale e altri accessori per rendere l’esperienza quanto più reale possibile.

Il metaverso non corrisponde alla realtà virtuale: quest’ultima è la tecnologia che permetterà l’esistenza del metaverso, che però dovrebbe essere accessibile attraverso ogni piattaforma.

Il metaverso esiste già?

Il temine metaverso compare per la prima volta nel 1992 quando lo scrittore Stephenson lo menziona nel suo romanzo di fantascienza Snow Crash.

Ad oggi non esiste ancora nella sua versione definitiva, ma molte aziende stanno già costruendo prototipi di metaverso:
• Meta ha annunciato Horizon Worlds, un universo parallelo dove è possibile socializzare con altri utenti
• Decentraland ha sviluppato una piattaforma di realtà virtuale 3D basata sulla blockchain
• Roblox è una piattaforma in cui è possibile creare videogiochi

Il metaverso non è un singolo prodotto che un’azienda può costruire da sola: proprio come Internet, la sua esistenza è indipendente.

A cosa serve il metaverso?

Possiamo immaginare il metaverso come una versione in 3D di Internet che permette di rendere più “reale” lo spazio digitale, abbattendo la distanza che spesso proviamo quando interagiamo con altre persone attraverso uno schermo.

Per esempio, potremmo partecipare a videoconferenze vivendo un’esperienza simile a quella di una riunione in presenza. Oppure, anziché chiamare un amico, potremmo incontrare la sua versione digitale.

Come sarà la vita nel metaverso?

Come Internet, il metaverso non potrà essere mai spento e tutto avverrà “in diretta”. Sarà dotato di una propria economia: potremo creare, possedere, investire, vendere ed essere ricompensati per ogni ”lavoro” che produce valore riconosciuto da altri. Sarà decentralizzato e interoperabile. Avatar e oggetti dovranno essere accessibili in diversi spazi: per esempio, un oggetto che userai in Roblox potrà essere utilizzato all’interno di Decentraland o venduto sul marketplace di Horizon.

Perché sentiamo parlare di metaverso?

Le grandi aziende tecnologiche sono alla ricerca della prossima grande opportunità e credono che il metaverso possa essere il futuro di Internet. Facebook ha addirittura cambiato il suo nome in Meta, annunciando grandi investimenti nel settore. Inoltre molti brand, specie nella moda, hanno intuito il potenziale del metaverso e si affacciano a questo mondo realizzando collezioni virtuali, sfilate e mostre.

Quali sono i rischi del metaverso?

A livello sociale, in molti temono che il metaverso possa renderci più soli e vulnerabili.

A livello tecnico, una questione importante è legata alla privacy e alla sicurezza: con il metaverso le aziende potranno raccogliere quantità e tipi di dati personali senza precedenti su necessità, abitudini e interessi degli utenti.

Sarà importante quindi regolamentare tempestivamente questi nuovi strumenti per ridurne i possibili effetti nocivi.

Vivremo tutti nel metaverso?

Per rispondere a questa domanda in questo Loop raccontiamo la storia del metaverso: quando è nato, la sua evoluzione nel tempo, cosa sta diventando e – soprattutto – quali prospettive ci sono.

Invece, in questa puntata di Actually, parliamo delle tendenze tecnologiche del futuro tra intelligenza artificiale, metaverso e biologia sintetica.

Per approfondire