L’importanza della doppia laurea, ora possibile anche in Italia

Team Will Media
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Ad aprile 2022 la legge sulla doppia laurea è diventata realtà: il Senato ha così modificato una legge del 1933

Da febbraio il Senato stava discutendo la legge sulla doppia laurea, legge sostenuta da un gruppo trasversale di parlamentari che ha portato avanti la battaglia.

Dal 2018 ad oggi, infatti, sono state presentate proposte per il superamento del divieto di iscrizione contemporanea a diverse università, facoltà e corsi di laurea o master da parte di quasi tutti i partiti politici presenti in Parlamento. Inoltre, anche il CNEL ha avanzato nello stesso anno una sua modifica al Regio Decreto del 1933.

Da quasi 90 anni, infatti, vigeva il divieto di iscrizione a due corsi di laurea. Approvato in epoca fascista dal Re Vittorio Emanuele III, da Mussolini e dall’allora Ministro dell’Educazione Nazionale Francesco Ercole, il Regio Decreto ha impedito agli universitari italiani di intraprendere contemporaneamente più percorsi di studio.

Il 12 ottobre 2021 la Camera aveva approvato all’unanimità la proposta di legge in testo unificato con le altre proposte parlamentari: 387 voti favorevoli su 387 presenti.

La palla era passata nelle mani del Senato che ad aprile 2022 ha approvato la legge con l’obiettivo di sostenere i giovani nell’orientamento, nella formazione e nella preparazione al mercato del lavoro, sempre più ibrido e in evoluzione.

  • Ma cosa cambia con la legge sulla doppia laurea?

Con l’approvazione della legge sulla doppia laurea:

🎓 È consentita l’iscrizione contemporanea a due corsi di laurea triennale, magistrale, master, dottorato di ricerca, specializzazione e diploma accademico

✏️ L’esonero dalle tasse vale per entrambe le iscrizioni, ma gli strumenti di diritto allo studio valgono per una sola iscrizione

❌ La legge non vale per corsi della stessa classe di laurea

❌ Non ci si può ancora iscrivere a un altro corso di laurea, serviranno alcuni decreti attuativi

Perché è stata voluta la legge sulla doppia laurea?

Il divieto era stato istituito ancora nel 1933 e derivava dal Regio Decreto n. 1592, che all’art. 142 che vietava “l’iscrizione contemporanea a diverse Università e a diversi Istituti d’istruzione superiore, a diverse Facoltà o Scuole della stessa Università o dello stesso Istituto e a diversi corsi di laurea o di diploma della stessa Facoltà o Scuola”.

💡 Per favorire l’interdisciplinarità e il dialogo tra formazione umanistica e scientifica

🙋 Affinché i giovani siano meglio attrezzati per il mondo del lavoro e possano scegliere più serenamente il proprio percorso di formazione

🇪🇺 Per adeguarsi agli altri Paesi europei con percorsi simili

🙋 Perché dopo certi percorsi universitari è più difficile trovare lavoro

Avere più di una laurea potrebbe facilitare la ricerca del lavoro?

Come ci ricorda anche questo video, cercare lavoro dopo gli studi in Italia è una corsa ad ostacoli, laurea o non laurea.

 

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Per chi ha già qualche esperienza lavorativa, il tempo che si impiega per trovare un lavoro da quando si inizia a cercarlo va dai 9 ai 12 mesi, tempistiche che variano a seconda del periodo dell’anno. Per chi non ha mai lavorato, invece, possono passare fino a 3 anni. A un anno dalla laurea solo 2 laureati su 5 sono occupati e poco più della metà dei laureati lo è dopo 3 anni. I motivi sono molteplici: da un lato le crisi economiche degli ultimi anni che hanno ridotto la capacità delle imprese di assumere, dall’altro l’alto costo del lavoro e l’elevata burocrazia.

Inoltre, chi un lavoro riesce a trovarlo deve accontentarsi spesso di proposte precarie. Secondo gli ultimi dati Istat disponibili relativi al 2020, i contratti di lavoro a tempo determinato pesano per il 34% del totale dei giovani occupati, mentre per il resto della popolazione la quota scende al 17%.

Gli occupati tra i 15 e i 24 anni si sono ridotti a un terzo negli ultimi 50 anni, un trend preoccupante che occorre arrestare con ogni strumento possibile. Da politiche attive del lavoro e incentivi più efficaci per le assunzioni dei giovani, a programmi di formazione e orientamento coerenti con le richieste dei datori di lavoro.

Perciò, un altro vantaggio della doppia laurea è che potenzialmente potrebbe permettere alle persone di qualificarsi in diverse materie facilitando, talvolta, anche la ricerca del lavoro. Considerando che livello globale lo skill mismatch, ovvero il disallineamento tra le competenze cercate dai datori di lavoro e le competenze possedute dai lavoratori, riguarda circa 1,3 miliardi di persone e ben 10 milioni in Italia, avere più di una laurea potrebbe ampliare ulteriormente le competenze delle persone e quindi le chances di trovare lavoro.

Questi, per esempio, sono i settori che fanno più fatica a trovare i lavoratori con le giuste qualifiche.

Classifica dei settori che fanno più fatica a trovare lavoratori con le giuste qualifiche
Per approfondire