Armi, acciaio e malattie
C’è uno squilibrio di potere nel mondo. Alcune popolazioni sono più ricche di altre, anche perché nel corso della storia sono riuscite a conquistare altre civiltà e sfruttarne le risorse
Secondo alcuni le ragioni di questo sbilanciamento di ricchezza e potere sono legate a fattori culturali. Ma è davvero così?
Nel 1532 il condottiero spagnolo Francisco Pizzaro riuscì con soli 168 uomini a piegare l’impero Inca, che si estendeva dalla Colombia al Cile ed era composto da circa 16 milioni di persone
Pizzaro e i suoi uomini catturarono l’imperatore Atahualpa e uccisero 2 mila degli oltre 80 mila soldati Inca, che si arresero senza combattere
La produzione di acciaio e armi è frutto della specializzazione delle popolazioni: più un’area è densamente abitata, più è probabile che chi la abita si specializzi in ruoli diversi
Un territorio non può essere densamente abitato senza agricoltura, che permette di produrre così tanto cibo da conservarlo e porta a creare insediamenti stabili
Anche la possibilità di addomesticare animali ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo della civiltà umana
In secoli di convivenza, la specie umana è riuscita ad addomesticare solo 14 mammiferi di grandi dimensioni – come maiali, cavalli, pecore e mucche. 13 di queste sono originarie dell’Eurasia
Prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo la popolazione delle Americhe contava centinaia di milioni di persone. Ma tra influenza, vaiolo, morbillo e tifo, quasi il 95% è morto