Dimmi cosa mangi e ti dirò se è falso
Il volume d’affari del cosiddetto Italian sounding, cioè della produzione e commercializzazione di prodotti che sembrano ma non sono Made in Italy, è di €90 miliardi a livello globale, di cui €23 miliardi solo in USA
L’Italian sounding è aumentato del 70% in 10 anni e oggi è pari al triplo del fatturato totale dell’export italiano del settore alimentare
Al primo posto tra i prodotti più imitati c’è la mozzarella, seguita dai salumi al secondo posto e dai sughi al terzo posto
Tra gli 800 prodotti Italian Sounding mappati c’è la “pizza carbonara”, la “mortadella Siciliana” o la “sopressata” (sì, con una p in meno)
Aggiungendo ai prodotti legati all’Italian sounding anche quelli legati alla contraffazione, che pesano circa €8 miliardi all’anno, il giro d’affari del falso Made in Italy alimentare arriva a €100 miliardi all’anno
Il 56%, cioè più della metà dei beni Italian sounding sequestrati in Europa, è venduto online
I contenuti digitali illegali più cercati dai giovani italiani tra i 15 e i 24 anni sono film (58%), serie tv (56%), musica (39%), software (30%), eventi sportivi live (31%), videogiochi (28%), e-books (25%)
Eppure sempre meno giovani in Italia accedono a contenuti digitali illegali intenzionalmente. Se nel 2016 erano il 26%, oggi sono il 21%