GIRA LO SCHERMO Mmm, così non va.

Il grande muro della censura cinese

A oggi almeno 127 giornalisti sono detenuti dal regime cinese. 

Fonte: Reporter senza frontiere
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Più della metà dei reporter in carcere (71) fanno parte degli uiguri, la minoranza musulmana che Pechino perseguita da anni.

Nel 2020 sono stati 18 i giornalisti stranieri costretti a lasciare la Cina, perché sottoposti a sorveglianza o ricattati col ritiro dei permessi di soggiorno.

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Secondo una stima più conservativa del Committee to Protect Journalists, in Cina ci sarebbero «solo» 50 giornalisti reclusi. Ma il Paese è comunque primo, seguito da Myanmar (26 giornalisti in carcere), Egitto (25), Vietnam (23) e Bielorussia (14).

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A settembre la Lituania ha chiesto ai suoi funzionari politici di smettere di usare smartphone di fabbricazione cinese, dopo aver scoperto che censuravano 449 parole ed espressioni sgradite a Pechino. 

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Per protestare contro i crimini del governo cinese, già 5 nazioni hanno annunciato il boicottaggio delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022.  

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