Un anno di Seaspiracy. Cosa abbiamo imparato?
Nelle prime settimane dalla sua uscita, il film è nella top 10 di più di 50 Paesi.
In pochi mesi, più di 900 mila persone firmano la petizione degli autori del film per chiedere ai governi di creare più aree marine protette.
Secondo un sondaggio condotto in Inghilterra, il 42% delle persone che ha guardato il documentario considera di smettere di mangiare pesce.
Tra i partecipanti a uno studio finanziato dall’Unione Europea, il 16% ha dichiarato di non voler più mangiare pesce più di una volta a settimana dopo aver visto Seaspiracy.
Abbiamo analizzato queste dinamiche nel primo libro di Will, intitolato proprio “Politica Netflix” e scritto dalle autrici e autori di Will insieme a Lorenzo Pregliasco e Giovanni Diamanti.
In Italia i consumi di pesce sono cresciuti anche l’anno scorso. Dal 2016, a ridurre i consumi è stata la sola fascia con reddito basso (-3,8%), mentre i volumi d’acquisto della fascia ad alto reddito continuano ad aumentare (+17%).
“Il mondo della pesca è estremamente delicato e gli interessi economici in ballo sono elevati. Non ci sono buoni e cattivi, ci sono abitudini sociali e politiche globali cattive”.